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Cartelle esattoriali: Novità

Cartelle esattoriali: Novità

Flessibilità a rate

Negli ultimi mesi sono intervenute diverse modifiche normative che hanno cercato di favorire, eliminando alcune formalità e introducendo maggiori facilitazioni, la rateazione dei debiti fiscali derivanti da cartelle esattoriali. Quella della rateazione è una pratica che interessa una platea di contribuenti molto ampia, con Regioni come il Lazio dove l’importo rateizzato supera abbondantemente i tre miliardi di euro, con un valore medio a pratica di circa 17.000 euro, a fronte di una media nazionale che si attesta su 12.825 euro. La normativa di riferimento rimane sempre l’art. 19 del D.P.R. 602/72 ma tra le diverse novità di recente introdotte troviamo l’innalzamento della “rateazione automatica” dai vecchi 5 mila euro agli attuali 20 mila, senza la necessità di presentare le dichiarazioni ISEE, per i contribuenti persone fisiche.

Anche l’indice “Alfa”, diventa solo indicativo, stabilendo solo il numero massimo di rate ottenibili, e non più vincolante per la concessione della rateazione. La domanda di dilazione dovrà esser corredata da una relazione sottoscritta da un professionista abilitato sulla situazione patrimoniale del contribuente,  ma solo se l’importo da rateizzare supera i 50 mila euro, prima il limite era di 20 mila. Ulteriore novità è rappresentata dalla possibilità, già in fase di prima richiesta, di derogare alle rate costanti, optando per un piano d’ammortamento a rate crescenti, che tenga conto della temporanea carenza di liquidità del contribuente e confidando che questi possa onorare il debito residuo con nuovi flussi finanziari derivanti da nuove commesse o da pagamenti attesi.  Il decreto 16/2012 ha poi rivisto le cause di decadenza dal beneficio della rateazione, modificando l’ipotesi di decadenza per il mancato pagamento di due rate generiche, che devono ora essere consecutive per far “saltare” la rateazione. Questi recenti interventi normativi vanno certo nella giusta direzione, rendendo più agevole la rateazione di debiti esattoriali in un difficile momento economico, ma peccano forse nel confidare eslusivamente su di un futuro ancora privo di chiare linee guida per il rilancio economico del Paese.

articolo a cura di
Roberto Di Carlo